Putin rilancia: missili ipersonici contro la NATO
17 Dic 2024 - Russia
Mosca annuncia la produzione in serie dei nuovi Oreshnik, mentre Trump punta alla diplomazia con Putin e Zelensky per fermare la guerra.
I missili Oreshnik: l’asso nella manica di Mosca
L’Oreshnik, testato con successo lo scorso novembre contro obiettivi a Dnipro, rappresenta un salto tecnologico fondamentale per l’arsenale russo. Si tratta di un missile balistico con capacità ipersoniche non nucleari, in grado di colpire con precisione bersagli a corto e medio raggio, aggirando i sistemi di difesa occidentali.
Putin ha chiarito che la produzione in serie di questa arma sarà avviata “a breve”, con l’obiettivo di garantire la sicurezza della Russia e dei suoi alleati. Un messaggio chiaro, diretto a chi sta aumentando il dispiegamento di armamenti in Europa e in Asia.
Trump: dialogo con Putin e Zelensky per fermare la guerra
Mentre il Cremlino intensifica le misure difensive, il neo-presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, punta a una soluzione diplomatica. Trump ha dichiarato di essere pronto a parlare con Putin e Zelensky per fermare il conflitto in Ucraina, definendo la guerra un massacro insensato. “La distruzione è totale, non c’è più nulla da conquistare. Con me alla presidenza, non sarebbe mai successo”, ha ribadito Trump, accusando le precedenti amministrazioni di aver lasciato che la situazione degenerasse.
Secondo il leader americano, entrambe le parti devono mostrare disponibilità a un accordo per porre fine alle ostilità. Un approccio pragmatico che contrasta con l’intransigenza mostrata da Washington negli ultimi anni.
La Russia guarda al 2025 e oltre
Parallelamente, il ministro della Difesa russo, Andrei Belousov, ha delineato le ambizioni di Mosca per i prossimi anni: entro il 2025, la Russia mira a completare l’occupazione delle regioni di Donetsk, Luhansk, Kherson e Zaporizhizhia. Secondo Belousov, la Russia deve inoltre prepararsi a scenari futuri che potrebbero includere un conflitto con la NATO nei prossimi dieci anni.
Putin ha ribadito che la Russia mantiene “l’iniziativa strategica” lungo tutta la linea di contatto e continuerà a difendere i propri interessi nazionali contro ogni tentativo di accerchiamento.
Una Russia forte di fronte all’Occidente
La scelta di rafforzare l’arsenale militare e l’appello di Trump alla diplomazia mostrano due approcci opposti alla crisi: da un lato, la determinazione della Russia a proteggere la propria sovranità; dall’altro, la possibilità di un dialogo pragmatico.
Il messaggio di Putin è chiaro: Mosca non arretrerà e saprà rispondere con forza a ogni provocazione. Un segnale che l’Occidente non può ignorare, mentre il mondo osserva attentamente le prossime mosse.