Raid Israeliani Continuano su Gaza: Hamas in Allerta
17 Ott 2023 - Geopolitica
Il cielo sopra la Striscia di Gaza continua a illuminarsi a causa dei raid israeliani, mentre le tensioni nel Medio Oriente raggiungono nuovi picchi. Negli ultimi attacchi, l’esercito israeliano ha mirato a oltre 200 obiettivi strategici, tra cui il quartier generale militare di Hamas, mettendo fuori gioco una banca vitale per le operazioni finanziarie del movimento e neutralizzando una serie di tunnel sotterranei.
Secondo le fonti mediche locali, la devastazione ha portato alla morte di 55 persone, mentre molte altre sono rimaste ferite. Il cuore della tragedia è stata l’esplosione di una casa nella parte meridionale del territorio palestinese. Altri bombardamenti sono stati segnalati a Khan Younis e Rafah. La risposta da Gaza non si è fatta attendere, con una serie di razzi lanciati verso Israele dopo una breve pausa di 11 ore.
La notizia del decesso di Asma al-Mazini, una figura chiave nel consiglio di Hamas, è giunta come un duro colpo per il movimento. Era noto come il “ministro” incaricato dei prigionieri di Hamas detenuti in Israele e aveva negoziato lo storico scambio di prigionieri che ha portato alla liberazione del soldato israeliano Gilad Shalit.
Hezbollah Entra in Scena
Al confine settentrionale di Israele, le tensioni sono cresciute esponenzialmente con l’intervento di Hezbollah. Le forze di difesa israeliane hanno respinto un audace tentativo di infiltrazione da parte di una cellula libanese, risultando nella morte di quattro terroristi. Ciò ha alimentato le preoccupazioni di un possibile fronte allargato con Hezbollah, alleati di lunga data di Hamas.
L’allarme è scattato anche quando missili anticarro provenienti da Hezbollah hanno colpito Metula, ferendo due persone. Questa escalation ha portato l’esercito israeliano a richiedere una rapida evacuazione dei residenti nelle aree settentrionali più vulnerabili.
Prossimi Passi di Israele
Mentre le tensioni continuano a salire, l’esercito israeliano si sta preparando per le prossime fasi del conflitto. Il portavoce militare Daniel Hecht ha sottolineato che mentre molti speculano su un’offensiva terrestre, il piano potrebbe prendere una forma diversa.
Mentre il mondo osserva con crescente preoccupazione, resta da vedere come si evolverà questo complicato scacchiere medio-orientale. La speranza di una soluzione pacifica è sempre più lontana, ma il dialogo e la diplomazia devono sempre rimanere le principali priorità.