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Rinvio e Tensioni: La Legge di Bilancio al Senato Slitta al 18 Dicembre

7 Dic 2023 - Italia

Rinvio e Tensioni: La Legge di Bilancio al Senato Slitta al 18 Dicembre

La legge di bilancio, un pilastro fondamentale per l’agenda governativa, vede un rinvio significativo. La conferenza dei capigruppo ha stabilito che l’approdo del testo in Aula al Senato è posticipato al 18 dicembre, un ritardo che permetterà al governo di presentare quattro emendamenti cruciali riguardanti previdenza, sicurezza, enti locali e investimenti.

Questo slittamento, rispetto alla data inizialmente prevista dal 12 al 15 dicembre, è un riflesso delle complessità e delle sfide che il governo sta affrontando. La Commissione Bilancio, ancora impegnata nell’esame degli emendamenti – circa 2.600 proposti dalle opposizioni – inizierà presumibilmente il suo lavoro l’11 dicembre. Di conseguenza, si profila la possibilità che l’esame del testo alla Camera possa essere ulteriormente ritardato, forse anche dopo le festività natalizie.

Uno degli emendamenti più attesi è quello relativo alla previdenza dei medici, un tema che ha scatenato recenti proteste a seguito della proposta di riduzione dell’assegno previdenziale. In questo contesto, il governo sembra orientato a ricercare nuove risorse, anche attraverso una rimodulazione del piano di copertura per progetti infrastrutturali di grande rilievo, come il Ponte sullo Stretto.

Il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, ha delineato i contenuti degli emendamenti, sottolineando l’importanza di questi interventi in ambiti chiave come la revisione dei criteri di calcolo delle pensioni del personale sanitario, la copertura dell’accordo sindacale con le forze armate e di polizia, e il sostegno alle Regioni per fronteggiare l’aumento dei costi energetici.

Il presidente del Senato, Ignazio La Russa, ha espresso un cauto ottimismo sulla possibilità di iniziare la sessione di Bilancio in Aula il 18 dicembre, pur ammettendo che molto dipenderà dalla responsabilità collettiva degli uffici governativi e del Senato stesso.

Le opposizioni, tuttavia, non hanno mancato di esprimere il loro scetticismo e preoccupazione. Francesco Boccia, capogruppo del Partito Democratico al Senato, ha criticato la maggioranza per il terzo rinvio consecutivo della legge di bilancio, interpretandolo come un segno di divisione e impreparazione all’interno del governo.

Al centro della legge di bilancio vi è la conferma del taglio del cuneo fiscale per i redditi fino a 35mila euro, una misura che dovrebbe lasciare in busta paga circa 100 euro al mese in più ai lavoratori dipendenti e che impegna quasi 11 miliardi di euro. Tuttavia, il nodo più delicato al momento riguarda le pensioni, con il Tesoro alla ricerca di coperture per mitigare l’impatto della revisione degli assegni previdenziali

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