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Rischio Immobiliare: Banche USA in Testa, Europee Meno Esposte al Crollo

5 Mar 2024 - Finanza

In un contesto di crisi immobiliare commerciale, le banche europee emergono cautamente ottimiste, con un'esposizione dimezzata rispetto alle controparti statunitensi, mentre Morgan Stanley svela un futuro di sfide gestibili ma distinte tra le sponde dell'Atlantico

Rischio Immobiliare: Banche USA in Testa, Europee Meno Esposte al Crollo

Nella giornata odierna, Morgan Stanley ha reso noto che le principali istituzioni bancarie europee hanno ridotto gli investimenti nel settore immobiliare commerciale, presentando solo la metà dell’esposizione rispetto alle banche statunitensi. Ciò pone le banche negli Stati Uniti in una posizione più delicata mentre i valori degli uffici continuano a scendere. Attualmente, i mercati immobiliari commerciali si trovano ad affrontare la più ampia recessione dall’epoca del crollo finanziario del 2008-2009. Questa situazione è alimentata dall’aumento dei costi di finanziamento e da una crescita del tasso di posti vacanti. Il diffuso ricorso al lavoro da casa, che ha impattato negativamente sulla richiesta di spazi per uffici, ha innescato tutto ciò.

Le Previsioni di Morgan Stanley

Gli analisti di Morgan Stanley hanno indicato nelle loro ricerche che le banche regionali negli Stati Uniti e le controparti tedesche sono attualmente le più a rischio. Invece, le banche europee di dimensioni maggiori che avevano incrementato le loro esposizioni risultano essere in una posizione più vantaggiosa.
In una recente nota, gli analisti hanno condiviso il loro punto di vista, affermando che, complessivamente, le problematiche legate al settore immobiliare commerciale non dovrebbero generare un evento sistemico. Al contrario, prevedono un impatto gestibile sulle entrate, circoscritte a un ristretto numero di istituti di credito.
Affrontando uno “scenario di stress”, dove i ribassi nei valori immobiliari costringono le banche a riconoscere perdite e la qualità creditizia dei mutuatari si deteriora, gli analisti prevedono un calo delle entrate europee del 3% in tre anni. Tuttavia, considerano questa diminuzione come “gestibile”.

Prospettive divergenti

Si evidenzia una significativa differenza nella gestione dell’esposizione al settore immobiliare commerciale tra le grandi banche europee e quelle regionali tedesche. Il 70% delle banche europee di dimensioni maggiori ha ridotto la propria esposizione al 5% del totale prestiti, con la quasi totalità delle banche con un’esposizione inferiore all’1% negli Stati Uniti. Al contrario, le banche regionali tedesche mostrano un’esposizione superiore al 20%. Tra queste Deutsche Pfandbriefbank e Aareal che concentrano gran parte dei prestiti in questo settore. Gli analisti prevedono che entro il 2024 scadranno circa 660 miliardi di dollari di debito CRE negli Stati Uniti, rispetto a 150-200 miliardi di dollari in Europa.

Confronto tra Grandi Banche Statunitensi ed Europee

Tra le grandi istituzioni bancarie europee, Deutsche Bank spicca per la sua esposizione al mercato immobiliare commerciale negli Stati Uniti. Gli analisti precisano che tale esposizione rappresenta soltanto l’1,5% dei prestiti della banca. Inoltre, sottolineano che la stessa ha già destinato fondi a copertura di eventuali perdite.
Le grandi banche statunitensi mostrano un’esposizione di circa l’11%, mentre le banche di medie dimensioni, alcune delle quali hanno subito un deprezzamento delle azioni nelle ultime settimane, presentano un’ esposizione di circa il 30%.  Questi ultimi evidenziano che i rischi di rifinanziamento e i tassi di vacanza sono le “preoccupazioni chiave” a livello globale, ma notano “differenze significative” tra le banche statunitensi ed europee.

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