Salvini rilancia la Lega: “Pronto a passare il testimone, ma fino al 2032 si governa”
7 Apr 2025 - Italia
Al congresso federale di Firenze Salvini riconfermato segretario fino al 2029. Collegamento con Musk, Le Pen e Babiš: “Stop guerre, sì ai popoli liberi. L’Europa va cambiata”.

Salvini al Congresso della Lega: “Il prossimo segretario federale è già qui. Io resterò delegato con orgoglio”
Si è chiuso a Firenze, nella storica cornice della Fortezza da Basso, il primo Congresso Federale della Lega Salvini Premier, una tappa fondamentale per il partito e per il suo leader, Matteo Salvini, che è stato riconfermato segretario per acclamazione fino al 2029. Una legittimazione forte, chiara e senza discussioni, che mette a tacere ogni illazione sul suo futuro politico e consolida il percorso di radicamento nazionale della Lega.
Nel suo intervento dal palco, Salvini ha lasciato intendere che questo sarà il suo ultimo mandato da segretario, con un passaggio di testimone già proiettato verso il futuro:
“Al prossimo consiglio federale il mio orgoglio sarà di essere delegato, perché qua – non so chi – c’è sicuramente il prossimo segretario federale. Non vedo l’ora”, ha detto con un sorriso, lasciando spazio alla prospettiva di un rinnovamento interno ma con continuità di valori e visione.
Una Lega unita, radicata e pronta a governare fino al 2032
Il congresso ha restituito l’immagine di una Lega coesa, pragmatica e radicata nei territori, come testimoniato anche dalla nuova composizione del Consiglio Federale, che per la prima volta accoglie rappresentanti di tutte le regioni d’Italia, confermando la dimensione nazionale del movimento. Dalla Calabria alla Lombardia, dal Piemonte alla Sicilia, i delegati eletti incarnano il progetto federale della Lega, ma con una chiara identità sovranista e popolare.
Salvini ha ribadito che l’obiettivo resta quello di portare a termine la legislatura con l’attuale governo di centrodestra e, con il sostegno degli italiani, vincere anche nel 2027, puntando a guidare il Paese fino al 2032.
“Non ci faranno litigare. Ci stanno provando da due anni e mezzo, ma noi siamo una coalizione, non un partito unico. Ognuno con la propria identità e con il rispetto reciproco”, ha dichiarato il vicepremier, mandando un messaggio chiaro a chi, dentro e fuori i palazzi, continua a scommettere sulla divisione del centrodestra.
Il nodo del Viminale e il rapporto con Meloni
Interrogato sull’ipotesi di un suo ritorno al Ministero dell’Interno, Salvini ha risposto con equilibrio istituzionale ma senza nascondere l’interesse:
“Matteo Piantedosi è un amico ed è un ottimo ministro. Questo è un congresso di partito, ma il mio dovere è ascoltare i sindaci e i cittadini. Di quello che mi chiedete parlerò con serenità sia con lui che con Giorgia Meloni. Io sono a disposizione dell’Italia e della Lega”.
Una posizione di grande responsabilità, che non esclude sviluppi futuri ma riconosce i ruoli attuali e valorizza il lavoro della squadra di governo.
Ospiti internazionali e una rete globale della destra
A testimoniare la crescente influenza della Lega a livello europeo, il congresso ha visto interventi di altissimo profilo internazionale, tra cui spiccano Marine Le Pen e Andrej Babiš, ex premier ceco e figura centrale del conservatorismo mitteleuropeo. Collegamenti, messaggi e presenze che confermano la centralità del progetto leghista nella costruzione di un’Europa dei Popoli alternativa al centralismo burocratico di Bruxelles.
Il messaggio di Marine Le Pen, in particolare, è stato forte e chiaro:
“Insieme a Matteo Salvini possiamo cambiare l’Europa. Non mollare mai, amico mio, l’Italia ha bisogno di te”.
Elon Musk al congresso: “Basta guerre, basta censura. Sì alla libertà, sì ai popoli”
Ma il momento di maggiore impatto mediatico è stato senza dubbio il collegamento in diretta da Washington con Elon Musk, imprenditore simbolo della libertà di parola, dell’innovazione indipendente e del pensiero non allineato. Intervistato da Salvini in persona, Musk ha affrontato tematiche cruciali per l’agenda delle nuove destre europee e americane.
“Spero che gli Stati Uniti e l’Europa possano creare una vera zona di libero scambio, con dazi pari a zero”, ha affermato Musk, lanciando un messaggio chiaro a favore della collaborazione economica tra nazioni libere e sovrane, non ostaggio dei tecnocrati di Bruxelles o degli interessi cinesi.
Sul tema della libertà di espressione, ha attaccato duramente le politiche censorie dei governi progressisti:
“Le limitazioni alla libertà di parola sono di impostazione fascista. Hitler, Stalin, Mussolini: tutti usavano la censura. Oggi chi reprime il dissenso online e sui media non è diverso”.
Ha anche toccato il tema dell’immigrazione incontrollata, definendola “una follia che trasforma radicalmente le società”:
“Un Paese non è solo la sua geografia, è la sua gente. Se milioni di persone si spostano, il Paese cambia identità”, ha detto, riscuotendo l’applauso della platea.
Infine, Musk ha lanciato un appello per la fine della guerra in Ucraina, criticando chi continua ad alimentare il conflitto per interessi di potere:
“Questa macchina della guerra va fermata. È ora di dire basta”.
Un intervento potente, destinato a segnare un solco culturale: la Lega non è più solo un partito nazionale, ma un nodo centrale di una rete internazionale di patrioti, innovatori e difensori della libertà.
Il nuovo Consiglio Federale: rappresentanza territoriale e nuova classe dirigente
Con l’elezione del nuovo Consiglio Federale, si è ufficialmente aperta una nuova fase per la Lega. I 22 membri eletti dal congresso rappresentano tutte le macro-aree italiane, portando al vertice del partito figure di esperienza amministrativa e militante.
Tra i nomi di spicco: Silvia Sardone, Susanna Ceccardi, Alessandro Canelli, Mara Bizzotto, ma anche giovani leve come Luca Toccalini. Il rinnovato organo guiderà le scelte politiche del movimento, con un occhio puntato sulle europee del 2024 e, successivamente, sulle politiche del 2027.