Sapienza Sotto Assedio: Scontro Aperto tra Studenti e Polizia per l’Occupazione del Rettorato
26 Mar 2024 - Italia
La Sapienza di Roma diventa epicentro di una vibrante contestazione studentesca, con momenti di forte tensione tra gli occupanti del rettorato e le forze di polizia.
In un contesto di crescente tensione, l’Università La Sapienza di Roma è diventata teatro di scontri tra un gruppo di studenti e le forze di polizia. Questi eventi si sono concentrati attorno all’edificio del Rettorato, recentemente occupato da collettivi studenteschi, determinati a far sentire la loro voce.
Tentativo di ingresso al Rettorato durante l’assemblea dei collettivi
La scintilla che ha acceso le tensioni è stata il tentativo da parte di alcuni giovani di accedere all’edificio del Rettorato, dove era in corso un’assemblea organizzata dai collettivi che avevano occupato la struttura il giorno precedente. Questo gesto ha suscitato immediata reazione, portando a momenti di tensione tra gli studenti e le forze dell’ordine presenti sul posto.
Le parole di Bernini contro l’occupazione
Il ministro dell’Università, Bernini, ha espresso un forte disappunto per l’occupazione del rettorato e per gli atteggiamenti assunti nei confronti del rettore dell’Università di Genova, definendo tali azioni “squalificanti” e al di fuori di ogni forma di protesta pacifica o di libera manifestazione del pensiero. Secondo Bernini, le università non possono essere considerate zone franche per intimidazioni o azioni illegali, condannando fermamente la violenza imposta da alcuni collettivi sulla comunità accademica e sottolineando come principali vittime gli studenti stessi.
La posizione degli studenti e le richieste al rettorato
Nonostante le critiche, gli studenti dei collettivi hanno mantenuto l’occupazione del rettorato per tutta la notte, chiedendo un confronto pubblico con la rettrice per discutere le loro richieste. Hanno programmato una serie di incontri e conferenze stampa per rendere nota la loro posizione, sottolineando la loro determinazione a non abbandonare l’occupazione fino a quando non avranno ottenuto risposte soddisfacenti. Tra le richieste avanzate, si evidenzia la volontà di escludere l’ateneo dalla partecipazione a un bando che prevede collaborazioni con università israeliane, seguendo l’esempio di quanto accaduto a Torino.
La reazione della rettrice Polimeni
La rettrice Antonella Polimeni ha risposto alle azioni degli studenti ribadendo una ferma condanna di ogni forma di violenza e azione illegale, pur mostrandosi aperta al dialogo. Ha sottolineato l’importanza del rispetto dei principi democratici e dei diritti altrui, ricordando che le istanze studentesche devono essere portate avanti attraverso i canali ufficiali rappresentati dagli organi decisionali dell’università. La rettrice ha evidenziato come l’Ateneo riconosca solo le forme di comunicazione e decisione delineate dalle leggi, dai regolamenti e dalle norme di convivenza civile che regolano il paese.
Questo scenario a La Sapienza riflette una più ampia discussione sul diritto di protesta e sulle modalità attraverso le quali essa viene espressa, sollevando interrogativi fondamentali sulla convivenza civile e il rispetto delle istituzioni democratiche all’interno del contesto universitario.