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Smantellato il Più Grande Tunnel di Hamas: Operazioni Israele nella Striscia di Gaza

5 Mar 2024 - Geopolitica

In un'audace operazione di intelligence e forza militare, Israele annienta il più imponente tunnel sotterraneo di Hamas, scoperto a dicembre: un labirinto di 4 km a soli 400 metri da Israele, ma mai penetrato nei suoi confini.

Smantellato il Più Grande Tunnel di Hamas: Operazioni Israele nella Striscia di Gaza

Operazione di Smantellamento del Tunnel

Le forze israeliane hanno recentemente annunciato la scoperta e la distruzione del più grande cunicolo di Hamas individuato fino ad ora nella Striscia di Gaza. Situato nel nord dell’enclave, questo tunnel, rivelato a metà dicembre, si estendeva per oltre quattro chilometri a una profondità di circa 50 metri, permettendo il transito di veicoli. Nonostante la vicinanza al valico di Erez, i militari di Tel Aviv assicurano che il passaggio sotterraneo non penetrava in territorio israeliano. L’operazione di neutralizzazione ha visto l’uso di esplosivi per demolire parti del tunnel e l’impiego di cemento per ostruire altri segmenti.

Risvolti Umanitari

La tensione nella regione mostra un lato drammaticamente umano con il bilancio delle vittime palestinesi che continua a salire. Secondo il ministero della Sanità di Gaza, dal 7 ottobre, i raid aerei israeliani hanno causato la morte di almeno 30.631 persone, con 97 decessi registrati solo nell’ultima giornata. Il numero dei feriti ha raggiunto quota 72.043, con 123 nuovi casi segnalati nell’ultimo aggiornamento.

Escalation con Hezbollah

La situazione di tensione si estende anche al confine nord, dove gli attacchi di Hezbollah contro Israele stanno intensificandosi. Il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant ha espresso preoccupazione per questa escalation, avvertendo che potrebbe spingere Israele verso un’azione militare in Libano. Nonostante gli sforzi diplomatici, l’aggressione da parte di Hezbollah viene vista come un elemento di destabilizzazione crescente.

Iniziativa per Gaza

Nel frattempo, Benny Gantz, in visita a Washington, ha discusso con i vertici politici americani della necessità di intervenire per stabilizzare la Striscia di Gaza. La proposta è quella di creare un’amministrazione internazionale che, in collaborazione con i paesi della regione, possa promuovere processi di normalizzazione e garantire una maggiore stabilità.

Spionaggio in Turchia

La situazione geopolitica si complica ulteriormente con l’arresto in Turchia di sette individui, accusati di collaborare con il Mossad israeliano. Questa operazione, che ha coinvolto ex funzionari di polizia e altri individui, evidenzia le crescenti tensioni tra Israele e alcuni paesi della regione. La scoperta di materiale spionistico e il coinvolgimento di personale governativo turco sollevano interrogativi sulla sicurezza e sull’interferenza tra stati.

Questi eventi mettono in luce la complessità e la fragilità delle dinamiche in Medio Oriente, dove le operazioni militari, le iniziative diplomatiche e le accuse di spionaggio si intrecciano, delineando uno scenario di incertezza e tensione continua.

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