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Sovranità e Festa della Repubblica: Polemica tra Borghi e Mattarella

2 Giu 2024 - Italia

In occasione della Festa della Repubblica, il presidente Sergio Mattarella sottolinea il ruolo dell'Italia nell'Unione Europea, ma scoppia la polemica con il senatore leghista Claudio Borghi che chiede le dimissioni del Capo dello Stato. Reazioni contrastanti nel panorama politico.

Sovranità e Festa della Repubblica: Polemica tra Borghi e Mattarella

Il messaggio di Mattarella

La Repubblica italiana è “inserita oggi nella più ampia comunità dell’Unione Europea cui abbiamo deciso di dar vita con gli altri popoli liberi del continente e di cui consacreremo, tra pochi giorni, con l’elezione del Parlamento Europeo, la sovranità”. Le parole sono del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e sono contenute in un messaggio inviato ai prefetti affinché se ne facciano interpreti nelle iniziative promosse a livello locale nella ricorrenza del 2 giugno, in occasione della ricorrenza della Festa della Repubblica. Il messaggio è stato diffuso ieri dal Quirinale.

La replica di Claudio Borghi

Sono le 9.43 del 2 giugno, quando il senatore leghista Claudio Borghi, candidato alle Europee nella circoscrizione Centro, subito dopo Roberto Vannacci e Susanna Ceccardi, protesta sui social e attacca direttamente il capo dello Stato. “È il 2 giugno, è la Festa della Repubblica italiana. Oggi si consacra la sovranità della nostra nazione. Se il presidente pensa davvero che la sovranità sia dell’Unione Europea invece dell’Italia, per coerenza dovrebbe dimettersi – chiede -, perché la sua funzione non avrebbe più senso”.
Più volte durante la giornata, poi, Borghi torna a intervenire per difendere la dichiarazione fatta, definendola “perfettamente legittima, quasi scontata”. “Se qualcuno vuole cambiare l’articolo 1 della Costituzione e scrivere che la sovranità appartiene alla Ue invece che al popolo non ha che da depositare una proposta di legge Costituzionale. Poi vedremo chi la vota”, aggiunge poi. “A quanto pare i fan del ‘Più Europa’ pretendevano di celebrare con Mattarella la ‘consacrazione della sovranità dell’Unione Europea’ senza che nessuno dicesse nulla. Mi spiace per loro ma noi siamo qui in piena legittimità a chiedere agli elettori mandato per ‘Più Italia e meno Europa'”.

Il commento di Matteo Salvini

In tv, a chi gli chiede del tweet di Borghi, Matteo Salvini dice in un primo momento di non averlo letto. Ma, dopo averne ascoltato il contenuto, non prende le distanze, approvandone i concetti, pur correggendo e chiarendo che la Lega “non chiede le dimissioni di nessuno”. “Borghi è un nostro ottimo senatore. Semplicemente oggi è il 2 giugno e dunque la sovranità nazionale viene prima di ogni altra appartenenza – afferma il capo di via Bellerio -. Poi gli italiani sceglieranno l’Europa che vorranno, ma col rispetto di tutti, a partire dal Quirinale, oggi è la festa degli italiani”. “Io penso che il capo dello Stato sia stato travisato da qualche giornale – azzarda – perché nel giorno della festa della Repubblica, nel giorno in cui la Costituzione ci ricorda che la sovranità appartiene al popolo, parlare di sovranità europea …”

La posizione di Forza Italia e altri alleati

Frasi, quelle dei leghisti, che non vengono accolte con favore dall’alleato di Forza Italia Antonio Tajani. “Siamo italiani ed europei, questa è la nostra identità. Questa è la nostra civiltà. Ogni scelta anti europea è deleteria per l’Italia”, scandisce il vice premier azzurro, in un tweet postato in serata. “Fa bene Mattarella a sottolineare la nostra prospettiva europea. Gli esprimo la mia solidarietà per gli attacchi che ha ricevuto”.

Le parole di Giorgia Meloni

“Questa festa è importante anche perché siamo in una campagna elettorale per le elezioni europee”, aveva premesso Giorgia Meloni, in un ragionamento fatto in mattinata, parlando a margine della parata ai Fori imperiali. “E in fondo questa festa ci ricorda anche la prima idea di Europa, che era un’idea di Europa che immaginava che la sua forza, la forza della sua unione, fosse anche la forza e la specificità degli Stati nazionali – aveva aggiunto la premier -. Forse dovremmo tornare a quell’embrione di idea europea e di sogno europeo”.

La condanna di Maurizio Lupi

Nell’alveo del centrodestra, oltre a Tajani, anche Maurizio Lupi interviene direttamente per condannare la presa di posizione di Borghi. “L’attacco al presidente della Repubblica è inaccettabile ed inqualificabile – afferma il presidente di Noi moderati -. La Lega si scusi per queste parole inopportune e irriguardose nei confronti di Sergio Mattarella garante dell’Unità nazionale ed eletto, lo ricordo, anche con il voto della Lega”.

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