Stallo al Valico di Rafah: Israele ed Egitto si Accusano per la Crisi Umanitaria a Gaza
15 Mag 2024 - Medio Oriente
Israele ed Egitto si incolpano reciprocamente per la chiusura del valico di Rafah, aggravando la crisi umanitaria a Gaza. Le forze israeliane controllano il lato di Gaza del valico, mentre il Cairo accusa Tel Aviv di bloccare gli aiuti umanitari con le sue operazioni militari.
La crisi umanitaria a Gaza si aggrava mentre Israele ed Egitto si accusano a vicenda per la chiusura del valico di frontiera di Rafah. Il lato di Gaza del valico è stato preso sotto controllo dalle forze israeliane, complicando ulteriormente l’accesso agli aiuti umanitari. Martedì, il ministro degli Esteri israeliano, Israel Katz, ha sollecitato il Regno Unito e la Germania a convincere l’Egitto a riaprire il valico. Tuttavia, l’Egitto sostiene che le operazioni militari israeliane nella zona impediscono il passaggio degli aiuti e ha accusato Israele di tentare di spostare la responsabilità degli aiuti bloccati.
Dichiarazioni Contrastanti e Preoccupazioni di Sicurezza
Katz ha dichiarato che Hamas non può più controllare l’attraversamento di Rafah, citando preoccupazioni di sicurezza su cui Israele non farà compromessi. Ha anche affermato che la chiave per prevenire una crisi umanitaria a Gaza è nelle mani dell’Egitto. In risposta, il ministro degli Esteri egiziano, Sameh Shoukry, ha ribattuto che Israele è responsabile della crisi umanitaria a Gaza e che le azioni dell’esercito israeliano stanno bloccando gli aiuti. Questa situazione di stallo ha reso ancora più complesso l’invio di aiuti alla popolazione gazawi.
Reazioni Internazionali e Interventi Umanitari
La comunità internazionale ha reagito con preoccupazione all’escalation del conflitto. António Guterres, segretario generale delle Nazioni Unite, ha espresso inquietudine per l’aumento delle attività militari a Rafah e ha ribadito la necessità di un cessate il fuoco e dell’apertura del valico per facilitare l’accesso agli aiuti umanitari. Nel frattempo, le Nazioni Unite e altre agenzie umanitarie hanno denunciato che la chiusura dei valichi di Rafah e Kerem Shalom ha isolato Gaza dagli aiuti esterni, con Cindy McCain, capo dell’agenzia alimentare delle Nazioni Unite, che ha segnalato una crescente carestia nel nord di Gaza.
Pressioni e Sostegni Internazionali
La settimana scorsa, il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti ha affermato che Israele deve mantenere aperto il valico di Rafah. Tuttavia, alcuni manifestanti israeliani hanno bloccato i camion di soccorso destinati a Gaza, complicando ulteriormente la situazione. Parallelamente, l’Egitto ha annunciato che sosterrà il Sudafrica nel caso contro Israele presso la Corte Internazionale di Giustizia, accusando Israele di atti di genocidio a causa dell’espansione delle attività militari a Gaza.
Operazioni Militari e Impatto Umanitario
Nonostante gli avvertimenti degli Stati Uniti e di altri alleati riguardo alle possibili vittime civili, Israele ha dichiarato che continuerà le operazioni militari a Rafah. L’esercito israeliano ha consigliato agli abitanti di Rafah di trasferirsi in aree designate come zone umanitarie. La situazione rimane tesa, con le parti coinvolte che continuano a scambiarsi accuse mentre la crisi umanitaria a Gaza si fa sempre più critica. I civili continuano a soffrire, intrappolati in una situazione di conflitto che sembra non avere fine.