Strage di Ustica, i PM valutano se sentire Amato. Bonfietti chiede un incontro con Meloni
6 Set 2023 - Italia
La prossima settimana si terrà un vertice in Procura a Roma per fare il punto sulle indagini sulla strage di Ustica, il disastro aereo che il 27 giugno 1980 causò la morte di 81 persone a bordo del DC9 dell’Itavia. All’incontro parteciperanno il procuratore capo Francesco Lo Voi e i pm Michele Prestipino e Erminio Amelio, quest’ultimo titolare del fascicolo.
L’obiettivo è valutare eventuali spazi di manovra e l’opportunità di sentire l’ex premier Giuliano Amato, che in una recente intervista ha sostenuto che il DC9 fu abbattuto per errore da un missile francese, destinato a colpire il dittatore libico Muammar Gheddafi.
Amato, che nel 1986 era sottosegretario alla presidenza del Consiglio del governo Craxi, si era già occupato della strage di Ustica e aveva avviato una commissione d’inchiesta parlamentare. Ora Amato ha rilanciato la sua ipotesi e ha chiesto alla politica di fare pressioni sui Paesi alleati per ottenere la verità.
La sua iniziativa ha suscitato l’interesse e la speranza dell’Associazione parenti delle vittime della strage di Ustica, che da 43 anni cerca giustizia. La presidente dell’associazione, Daria Bonfietti, ha chiesto alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni di riceverla e di confrontarsi con lei sulle possibili azioni da intraprendere.
“Chiedo innanzitutto di riceverci, così parliamo meglio e vediamo di capire l’ordine di grandezza dei problemi correttamente con le carte in mano, con le attività e con le azioni che ogni organo dello Stato può fare in questo momento”, ha detto Bonfietti a Sky Tg243. “Mi piaceva davvero che ci si potesse confrontare per indurre dei comportamenti positivi e di una certa determinazione e forza nei confronti dei Paesi amici e alleati”, ha aggiunto.
La strage di Ustica resta quindi uno dei misteri più dolorosi e controversi della storia italiana, che richiede ancora verità e giustizia. Il vertice dei PM potrebbe essere un’occasione per riaprire uno spiraglio di speranza, se verrà ascoltata la voce di Amato e se la politica si farà carico della richiesta dei parenti delle vittime.