Sul Cerficato di Genitorialità UE, FdI è Contro la Proposta: “Favorisce l’Utero in Affitto”
15 Dic 2023 - Europa
La proposta dell’Unione Europea per la creazione di un certificato europeo della genitorialità ha scatenato un acceso dibattito in seno al Parlamento Europeo, evidenziando le fratture ideologiche e le preoccupazioni etiche che attraversano l’UE.
Secondo Carlo Fidanza e Vincenzo Sofo di Fratelli d’Italia (FdI), questa proposta è un pretesto per introdurre dall’alto il riconoscimento dell’utero in affitto, pratica che essi considerano “aberrante”. Tale accusa pone in evidenza il conflitto tra diverse visioni sulla regolamentazione della genitorialità e della procreazione assistita a livello europeo.
La posizione di FdI, che sottolinea la violazione della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea attraverso la maternità surrogata, considerata una forma di tratta di esseri umani, riflette una visione conservatrice e protettiva riguardo ai diritti e alla dignità umana.
D’altro canto, il sostegno di partiti come il Pd e 5 Stelle alla proposta, nonché il loro rifiuto degli emendamenti proposti da FdI e dal gruppo ECR, indica una divergenza di opinioni sulle modalità di regolamentazione della genitorialità e la possibilità di includere pratiche come l’utero in affitto in un contesto legale più ampio.
Il fulcro di questa controversia sta nell’interpretazione del diritto alla genitorialità come un diritto fondamentale e nella misura in cui le istituzioni europee possono o devono intervenire per uniformare le normative in tutti gli Stati membri. In questo senso, la battaglia di Fidanza e Sofo non è solo contro una specifica pratica, ma anche contro quello che percepiscono come un tentativo di imposizione di norme e valori che non rispecchiano le convinzioni di tutti gli Stati membri.
La dichiarazione di intenti da parte di FdI e del gruppo ECR di opporsi a tale regolamento al Consiglio europeo rappresenta un ulteriore capitolo di questa complessa battaglia legislativa e ideologica. La sfida che si profila all’orizzonte è se le diverse visioni sulla genitorialità e i diritti associati possano convivere all’interno dell’UE o se si avrà una prevalenza di una visione sull’altra, determinando così il futuro della legislazione europea in materia di diritti umani e genitorialità.