“Taharrush gamea”: il rito di molestie collettive che torna a colpire in Europa
14 Gen 2025 - Italia
Il “taharrush gamea”, pratica di molestie sessuali di gruppo, semina il terrore nei luoghi affollati. Episodi simili segnalati anche durante il Capodanno in Duomo a Milano.
“Taharrush gamea”: il rito delle molestie collettive e il caos di Capodanno a Milano
Una pratica inquietante e organizzata
Il “taharrush gamea” (in arabo “molestie collettive organizzate”) è una pratica di gruppo emersa in alcuni paesi arabi, che prevede molestie sessuali perpetrate in luoghi affollati. Questo fenomeno è diventato tristemente noto in Europa dopo i fatti di Colonia del 2015, quando centinaia di donne furono accerchiate, isolate e aggredite da gruppi di uomini durante i festeggiamenti di Capodanno.
Non si tratta di atti casuali, ma di un vero e proprio schema organizzato. I partecipanti si coordinano: un gruppo forma un cerchio esterno per bloccare i soccorsi, mentre altri agiscono al centro molestando la vittima. Questo “rito” approfitta del caos di eventi pubblici e della folla per garantire l’anonimato ai responsabili.
Milano: il “taharrush gamea” torna in Europa
Durante il Capodanno 2024-2025, Piazza Duomo a Milano è stata teatro di episodi che richiamano le dinamiche di questo rito. Diverse donne hanno denunciato di essere state accerchiate e molestate da gruppi di uomini, che le hanno isolate dalla folla per poi aggredirle sessualmente.
Una delle vittime, una studentessa belga di 20 anni, ha raccontato l’incubo vissuto: “Mi sentivo intrappolata da un muro di uomini, non riuscivo a scappare”. Situazioni analoghe sono state vissute da altre giovani, tra cui turiste inglesi e una coppia di Reggio Emilia.
Indagini in corso e sospettati
La Procura di Milano sta indagando a fondo, utilizzando anche software di riconoscimento facciale per identificare i responsabili. I primi sospettati, principalmente giovani di origine nordafricana, sono stati già individuati. Le vittime stanno collaborando per fornire ulteriori dettagli utili a ricostruire i fatti e identificare tutti i partecipanti.
Una piazza senza controllo
La gravità degli episodi richiama inevitabilmente la responsabilità dell’amministrazione cittadina. Beppe Salario , sindaco di Milano, è finito sotto accusa per la gestione disastrosa della sicurezza in Piazza Duomo. La mancanza di un evento organizzato, che avrebbe potuto garantire un controllo più efficace della folla, ha trasformato uno dei luoghi simbolo della città in una zona priva di tutela, lasciata alla mercé dell’anarchia.
Silenzio e ipocrisia
Non meno grave è il silenzio mediatico che ha circondato gli eventi. Esponenti politici, tra cui Matteo Salvini, hanno denunciato l’ipocrisia di chi, per ragioni ideologiche, tende a minimizzare episodi che rivelano dinamiche culturali specifiche. “Non si può parlare di patriarcato e chiudere gli occhi davanti a questi crimini”, ha dichiarato il vicepremier.
Una sfida per l’Europa
Il “taharrush gamea” rappresenta una sfida per la sicurezza pubblica e i valori della nostra società. Milano, come già avvenuto in altre città europee, ha pagato il prezzo dell’impreparazione e dell’indifferenza. Serve una risposta decisa e coordinata per fermare questa barbarie: più sicurezza, un controllo capillare durante gli eventi pubblici e, soprattutto, la tolleranza zero verso simili fenomeni.
Proteggere i nostri spazi pubblici e la dignità delle donne non è solo una necessità, ma un dovere morale.