Tajani critica la tassa sugli extraprofitti delle banche e chiede più dialogo con Meloni
13 Ago 2023 - Italia
Il vicepresidente del Consiglio e ministro degli Esteri di Forza Italia Antonio Tajani ha espresso il suo disappunto per la norma approvata dal governo che prevede un prelievo del 40 per cento sugli utili delle banche dovuti all’aumento degli interessi sui finanziamenti.
In un’intervista al quotidiano Il Foglio, Tajani ha sottolineato che la misura non era stata concordata con il suo partito e che avrebbe potuto avere effetti negativi sulla credibilità internazionale dell’Italia e sul rapporto con gli investitori.
Tajani ha anche lanciato un messaggio alla leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni, accusata di aver imposto la norma senza confrontarsi con gli alleati di maggioranza.
“Meloni non può imporre, deve confrontarsi con noi. Noi rappresentiamo l’anima liberale del centrodestra, siamo parte del Ppe, mica siamo Fratoianni o Elly Schlein”, ha detto il vicepremier azzurro, riferendosi ai due esponenti della sinistra radicale.
Tajani ha annunciato che Forza Italia presenterà emendamenti al decreto omnibus per migliorare la norma sugli extraprofitti delle banche, in particolare per tutelare i piccoli istituti, più vicini ai cittadini. “Se servono soldi per il bilancio dello Stato è giusto che possano essere presi anche dalle banche, ma senza che questo sembri un atto ostile”, ha spiegato Tajani, aggiungendo che il pacchetto andava annunciato a mercati chiusi.
La tassa sugli extraprofitti bancari ha scatenato le polemiche tra la maggioranza e il mondo finanziario. Il ministero dell’Economia ha dovuto correggere il tiro e limitare il prelievo allo 0,1 per cento degli attivi. L’Abi ha chiesto un confronto con il governo e ha avvertito che la norma potrebbe avere un impatto negativo sul credito alle imprese e alle famiglie. Anche la Bce ha espresso le sue perplessità sulla misura, ritenuta in contrasto con la politica monetaria europea.