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Tajani critica l’uso del termine ‘genocidio’ ma condanna le vittime civili in Gaza

13 Feb 2024 - Italia

Tajani critica l’uso del termine ‘genocidio’ ma condanna le vittime civili in Gaza

Nel contesto delle tensioni in Medio Oriente, le dichiarazioni del vice premier e ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani, offrono uno spaccato significativo della posizione italiana, che sembra muoversi in sintonia con le linee guida di Washington, o comunque con una volontà di non staccarsi dalle posizioni ufficiali dell’Amministrazione Biden. Durante un’intervento su Rai Radio1, Tajani ha affrontato temi delicati, tra cui le accuse di genocidio nella Striscia di Gaza e la reazione di Israele agli attacchi di Hamas.

La Dichiarazione di Tajani sul “Genocidio”

Tajani ha espressamente affermato che non ritiene corretto parlare di genocidio in riferimento alle azioni di Israele nella Striscia di Gaza, sottolineando come tale termine sia inappropriato anche da un punto di vista giuridico. Questa posizione si allinea con quella di numerosi alleati occidentali, che evitano l’uso del termine “genocidio” per descrivere il conflitto, preferendo approcci più cauti nella definizione delle operazioni militari israeliane.

La Reazione di Israele e la Posizione Italiana

Nonostante la critica all’uso del termine “genocidio”, Tajani ha riconosciuto che la reazione di Israele all’attacco del 7 ottobre ha provocato “troppe vittime civili”, evidenziando una preoccupazione per le conseguenze delle operazioni militari sulla popolazione civile palestinese. Questa posizione riflette una cautela nell’approccio italiano, che, pur comprendendo le ragioni di sicurezza di Israele, invita a evitare rappresaglie eccessive, seguendo esattamente gli avvertimenti a stelle e strisce in vista dell’operazione a Rafah.

Il Caso Albanese e la Comprensione della Reazione Israeliana

Riguardo al caso di Francesca Albanese, relatrice speciale delle Nazioni Unite, e le sue dichiarazioni, Tajani ha espresso comprensione per la reazione di Israele, descrivendo l’attacco di Hamas non come un’azione militare, ma come una “caccia all’ebreo”. Queste parole sottolineano una netta condanna delle azioni di Hamas e una comprensione delle misure di sicurezza adottate da Israele, pur mantenendo una critica verso le modalità di reazione.

La Prudenza nel Conflitto: La Ricerca della Pace

Tajani ha enfatizzato l’importanza della prudenza nel contesto del conflitto, sottolineando che la pace può essere raggiunta solo attraverso la verità e una reazione proporzionata agli attacchi. Questa visione suggerisce un equilibrio tra la condanna delle azioni di Hamas e la necessità per Israele di moderare la sua risposta, in modo da proteggere i civili e favorire una soluzione pacifica al conflitto.

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