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Tensione alle Stelle tra Israele e Hezbollah: Notte di Fuoco con Attacchi Incrociati

25 Ago 2024 - Medio Oriente

Israele lancia massicci attacchi aerei nel sud del Libano, mentre Hezbollah risponde con oltre 320 razzi. La comunità internazionale in allarme per il rischio di un conflitto regionale.

Tensione alle Stelle tra Israele e Hezbollah: Notte di Fuoco con Attacchi Incrociati

Nella notte tra il 24 e il 25 agosto 2024, Israele e Hezbollah hanno intensificato i loro attacchi reciproci, segnando una pericolosa escalation nel conflitto tra i due paesi. Secondo le fonti, Israele ha lanciato una serie di attacchi aerei preventivi contro obiettivi di Hezbollah nel sud del Libano, utilizzando circa 100 aerei da guerra. Questi attacchi sono stati descritti come una risposta a presunti preparativi da parte di Hezbollah per un attacco su larga scala contro Israele.

Risposta di Hezbollah e Dichiarazioni di Successo

Hezbollah ha dichiarato di aver lanciato più di 320 razzi e droni verso il nord di Israele, colpendo almeno 11 obiettivi militari, tra cui basi e caserme. Questi attacchi sono stati condotti come rappresaglia per l’uccisione del comandante Fuad Shukr da parte di Israele a Beirut il 30 luglio 2024. Dopo l’offensiva, Hezbollah ha dichiarato che la “prima fase di rappresaglia” contro Israele era stata completata con successo.

Reazioni Internazionali e Preoccupazioni

Le Nazioni Unite hanno espresso preoccupazione per l’escalation del conflitto, chiedendo una cessazione immediata delle ostilità e un’azione per evitare un’ulteriore escalation. Anche il Primo Ministro del Libano ha definito gli attacchi “preoccupanti”. La comunità internazionale teme che queste ostilità possano portare a un conflitto regionale più ampio, aggravato dalle tensioni già esistenti dopo l’assassinio di importanti figure di Hamas e Hezbollah attribuite a Israele nelle settimane precedenti.

Dichiarazioni di Israele e Situazione di Emergenza

In risposta agli attacchi di Hezbollah, il Ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant ha dichiarato uno stato di emergenza nazionale di 48 ore. Il Primo Ministro Benjamin Netanyahu ha ribadito la determinazione di Israele a difendersi, affermando che chiunque danneggi Israele sarà danneggiato in ritorno. Nel frattempo, i voli da e per l’aeroporto di Ben Gurion a Tel Aviv sono stati sospesi per diverse ore a causa delle tensioni.

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