Terrore in Daghestan: Attacchi Coordinati Sconvolgono Derbent e Makhachkala
24 Giu 2024 - Russia
Due attentati simultanei colpiscono una sinagoga e due chiese nel Daghestan russo. Sei agenti uccisi, 23 feriti e la tensione resta alta. Chi c'è dietro questi attacchi?
Due attentati simultanei hanno colpito le città di Derbent e Makhachkala, nella repubblica russa del Daghestan. Gli assalitori, armati di fucili automatici, hanno preso di mira una sinagoga e due chiese. Sei agenti di polizia sono stati uccisi e 23 persone, tra cui un sacerdote, sono rimaste ferite.
Sparatoria a Derbent
Il primo attacco si è verificato a Derbent, dove uomini armati hanno aperto il fuoco contro una sinagoga e una chiesa ortodossa intorno alle 18:00. La sinagoga è stata incendiata, come mostrano numerosi video condivisi online. Un poliziotto è morto e un altro è rimasto ferito nelle vicinanze. Padre Nikolai, un sacerdote di 66 anni, è stato ucciso con un coltello.
Violenza a Makhachkala
A Makhachkala, una guardia di sicurezza è stata assassinata presso una chiesa ortodossa. Successivamente, un gruppo di assalitori ha attaccato un posto di blocco della polizia, uccidendo un agente e ferendone altri sei. La tensione nelle città rimane alta, con le autorità che consigliano ai cittadini di restare al sicuro nelle loro case.
Misure di Sicurezza Rafforzate
Le autorità hanno smentito le voci di una presa di ostaggi a Makhachkala. A Derbent, le forze dell’ordine hanno circondato i terroristi, preparandosi a un’incursione. I vigili del fuoco, impegnati a domare le fiamme della sinagoga, monitorano la situazione per prevenire ulteriori incendi.
Indagini e Accuse
Il comitato investigativo russo ha avviato un’inchiesta per terrorismo sugli attacchi. Il deputato Abdulkhakim Gadzhiev ha accusato, senza prove, i servizi segreti ucraini e della NATO di essere dietro gli attentati, sostenendo che vogliono destabilizzare la regione.
Reazioni delle Autorità
Dmitry Medvedev, vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo, ha condannato l’attacco definendolo un “vile atto terroristico”. Il leader ceceno Ramzan Kadyrov ha dichiarato che gli attentati mirano a fomentare tensioni religiose, affermando che i responsabili devono essere eliminati immediatamente.