Tra Tradizione e Conformismo: Il Vaticano e la Deriva Modernista
9 Nov 2023 - Italia
Il Vaticano ha recentemente annunciato una decisione che ha scosso le fondamenta della Chiesa Cattolica: l’apertura ai transessuali e alle persone gay nei sacramenti del battesimo e del matrimonio. Questa mossa, sancita dal Dicastero per la Dottrina della Fede, è stata accolta con una miscela di sorpresa e disapprovazione da coloro che vedono in essa un’abdicazione dei valori eterni a favore di un modernismo che corteggia l’approvazione dei media e l’opinione pubblica contemporanea.
La critica non si limita alla semplice inclusione di persone transessuali e gay nei riti sacramentali, ma si estende al modo in cui il Vaticano sembra condannare implicitamente coloro che rimangono fedeli alla tradizione. Per secoli, la Chiesa ha rappresentato un faro di costanza in un mare di cambiamenti, ma ora, agli occhi di molti, sembra che stia perdendo la sua bussola morale, inseguendo le mode piuttosto che guidare con principi immutabili.
La concessione del battesimo ai transessuali e la possibilità per le persone gay di fungere da padrini o testimoni di nozze sono viste da alcuni come un tradimento nei confronti di coloro che hanno difeso la dottrina cattolica tradizionale. Queste decisioni sono percepite come un segnale che la Chiesa è pronta a svendere i suoi insegnamenti per accogliere pratiche che, fino a poco tempo fa, erano considerate incompatibili con la fede cattolica.
Il Dicastero per la Dottrina della Fede, con il sostegno del Papa, ha cercato di navigare queste acque turbolente con risposte che cercano di bilanciare accoglienza e dottrina. Tuttavia, per molti, questo tentativo di equilibrio sembra più un cedimento che una sintesi, un passo indietro che minaccia di erodere l’autorità morale della Chiesa e la sua capacità di essere un punto di riferimento etico.
La questione si complica ulteriormente quando si considera il ruolo dei figli di coppie gay all’interno della Chiesa. La risposta del Vaticano, che condiziona il battesimo alla “fondata speranza che il bambino sarà educato nella religione cattolica”, è vista da alcuni come una formula vaga che apre la porta a interpretazioni che potrebbero allontanare ulteriormente la Chiesa dai suoi insegnamenti storici.
La decisione del Vaticano, quindi, è un campanello d’allarme per coloro che temono che la Chiesa stia perdendo la sua identità in un tentativo maldestro di conformarsi al mondo moderno. La sfida per la Chiesa Cattolica sarà quella di ritrovare il suo percorso, onorando la sua storia millenaria senza cedere alla pressione di riscrivere i suoi valori fondamentali per placare le voci del tempo presente.