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Troupe Tg3 aggredita in Libano, muore d’infarto l’autista locale

8 Ott 2024 - Medio Oriente

Durante le riprese vicino a Sidone, l’inviata Lucia Goracci e la sua troupe sono stati minacciati da un gruppo di persone armate. L’autista che li accompagnava ha subito un infarto fatale.

Troupe Tg3 aggredita in Libano, muore d’infarto l’autista locale

Aggressione alla troupe del Tg3 in Libano: un contesto di tensione

Oggi, 8 ottobre 2024, una troupe del Tg3 è stata vittima di un’aggressione nei pressi di Sidone, in Libano, mentre stava documentando la situazione lungo il confine con Israele. Il gruppo di giornalisti, guidato dall’inviata Lucia Goracci, si trovava in una zona particolarmente instabile a causa degli scontri in corso tra Israele e gruppi armati libanesi, un contesto che ha reso la missione estremamente pericolosa.

L’aggressione e la morte dell’autista

Durante l’assalto, l’autista locale che accompagnava la troupe è stato colpito da un infarto e, nonostante i tentativi di soccorso, è morto poco dopo il suo ricovero in ospedale. Il tragico episodio è avvenuto quando la troupe è stata accerchiata e minacciata da un uomo armato, seguito da altre persone, che ha cercato di fermare il lavoro dei giornalisti.

Il ruolo del giornalismo nelle aree di conflitto

L’evento sottolinea i pericoli cui sono esposti i giornalisti quando si trovano a coprire situazioni di conflitto. Questi professionisti affrontano quotidianamente rischi estremi per raccontare la verità dei fatti in contesti dove le tensioni sono altissime. Il Libano, in particolare, resta una delle aree più complesse e pericolose per il lavoro giornalistico, a causa del conflitto armato che continua a destabilizzare la regione.

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