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Trudeau si dimette: il fallimento di una leadership progressista

6 Gen 2025 - Mondo

Dopo quasi un decennio al potere, il primo ministro canadese Justin Trudeau annuncia le dimissioni tra crisi economiche, sondaggi disastrosi e divisioni interne al Partito Liberale.

Trudeau si dimette: il fallimento di una leadership progressista

Un leader in fuga dai problemi che ha creato

Justin Trudeau, il primo ministro canadese simbolo di una politica progressista priva di concretezza, ha annunciato le sue dimissioni sia dalla carica di leader del Partito Liberale che da primo ministro. Trudeau, 53 anni, rimarrà in carica solo fino a quando il partito non avrà scelto un nuovo leader, una manovra che molti considerano un disperato tentativo di salvare i liberali dal crollo nei consensi.

Dopo quasi un decennio al potere, Trudeau lascia un Paese diviso, un’economia in difficoltà e un Partito Liberale frammentato. L’annuncio, fatto durante una conferenza stampa a Ottawa, arriva in un momento di forte debolezza politica: i conservatori dell’opposizione, guidati da Pierre Poilievre, dominano i sondaggi e i liberali sono sopravvissuti per un soffio a diversi voti di sfiducia in parlamento.

La crisi interna e il tradimento degli alleati

Le tensioni interne al Partito Liberale sono esplose con le dimissioni di Chrystia Freeland, ex ministra delle Finanze e vice primo ministro, che in una dura lettera ha accusato Trudeau di immobilismo e di privilegiare manovre politiche superficiali invece di affrontare le sfide economiche del Canada. Freeland non ha nascosto il suo disappunto per la mancanza di preparazione del governo di fronte ai dazi commerciali minacciati dal presidente eletto degli Stati Uniti, Donald Trump, che potrebbero devastare l’economia canadese.

Questo episodio dimostra la crescente insoddisfazione anche tra i collaboratori più vicini a Trudeau, un leader che ha fatto del suo egocentrismo e delle sue trovate mediatiche il fulcro della sua politica, lasciando il Paese vulnerabile sia economicamente che politicamente.

Le eredità disastrose di Trudeau

Trudeau ha lasciato il Canada con un deficit fuori controllo, un sistema sanitario al collasso e una popolazione sempre più stanca delle sue politiche identitarie. Sotto la sua guida, il Partito Liberale è stato incapace di rispondere alle reali preoccupazioni dei cittadini, concentrandosi invece su slogan progressisti e misure ideologiche. Questo ha portato a un drastico calo della fiducia dell’elettorato, che ora guarda ai conservatori come unica speranza per il futuro.

Un futuro incerto per il Canada

Con le elezioni federali previste per ottobre 2025, il Partito Liberale si trova in una posizione di estrema debolezza. Tra i possibili successori di Trudeau spiccano Mark Carney, ex governatore della Banca d’Inghilterra e noto globalista, e Dominic LeBlanc, attuale ministro delle Finanze. Ma basterà un cambio di leadership per salvare il partito da un inevitabile tracollo?

Intanto, Trudeau lascia il Canada in una situazione precaria, proprio mentre il Paese si prepara a confrontarsi con le dure politiche commerciali dell’amministrazione Trump. La sua incapacità di guidare il Canada in momenti difficili sarà ricordata come il fallimento di un’intera generazione di leadership progressista.

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