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Trump accelera per la pace: “Zelensky e Putin devono incontrarsi”

22 Feb 2025 - Mondo

Il presidente USA spinge per un faccia a faccia tra i leader di Mosca e Kiev per fermare la guerra. Proposta una risoluzione ONU senza riferimenti all’integrità territoriale ucraina. L’Europa esclusa dai negoziati.

Trump accelera per la pace: “Zelensky e Putin devono incontrarsi”

Trump sollecita un incontro tra Zelensky e Putin per porre fine al conflitto

Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha sollecitato un incontro diretto tra Volodymyr Zelensky e Vladimir Putin, ritenendo che solo un faccia a faccia tra i due leader possa risolvere la crisi che da anni sta devastando l’Ucraina. Trump, nel corso di una dichiarazione ufficiale, ha sottolineato l’urgenza di mettere fine al conflitto, dicendo: “Il Presidente Putin e il Presidente Zelensky dovranno incontrarsi. Perché sapete una cosa? Vogliamo smettere di uccidere milioni di persone”. Una dichiarazione che, senza dubbio, scuote l’orientamento tradizionale delle istituzioni internazionali, puntando invece alla concretezza di una diplomazia diretta tra i protagonisti.

Il messaggio di Trump appare come una riflessione sull’assurdità di un conflitto che sta prosciugando risorse occidentali senza una reale prospettiva di fine. “Stiamo spendendo il nostro tesoro per un Paese molto, molto lontano”, ha aggiunto il presidente, mettendo in discussione il coinvolgimento USA in un conflitto che non rispecchia gli interessi primari dell’America.

Gli Stati Uniti e la proposta di accordo minerario con l’Ucraina

Un altro punto controverso sollevato da Trump riguarda le risorse minerarie dell’Ucraina. Il presidente ha fatto intendere che l’Ucraina potrebbe essere pronta a firmare un accordo che conceda agli Stati Uniti l’accesso preferenziale alle ricchezze minerarie del Paese, in cambio di aiuti militari e sostegno economico. Si tratta di un accordo che, se confermato, solleverà non poche polemiche, specialmente tra i sostenitori di una politica di non interventismo e di “America First”.

Trump ha manifestato la sua speranza che questo accordo venga firmato a breve, ma il suo approccio non è stato esente da critiche, soprattutto da parte di chi ritiene che l’Occidente stia operando in modo troppo unilaterale senza il coinvolgimento di Kiev nei negoziati. L’Ucraina, infatti, ha espresso preoccupazioni riguardo ai termini dell’accordo, temendo che possa compromettere la sua sovranità in favore di interessi esterni.

La risoluzione Usa all’ONU e l’omissione dell’integrità territoriale

A livello diplomatico, gli Stati Uniti hanno presentato una risoluzione all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite per accelerare la fine del conflitto. Tuttavia, la proposta di Washington ha suscitato polemiche, in quanto non fa riferimento esplicito all’integrità territoriale dell’Ucraina, né sollecita il ritiro immediato delle forze russe. Questo approccio è stato interpretato da alcuni come un segno di pragmatismo, da altri come una mossa che indebolisce la posizione di Kiev.

La mancanza di una condanna esplicita della Russia è stata vista come un tentativo di abbassare i toni della retorica internazionale e trovare un compromesso che permetta a tutte le parti coinvolte di sedersi al tavolo dei negoziati. La stessa Russia, attraverso il suo ambasciatore alle Nazioni Unite, ha accolto positivamente la risoluzione, pur mettendo in guardia sulla necessità di affrontare le radici del conflitto.

Prossimi incontri tra Russia e Stati Uniti

Un altro sviluppo significativo è l’annuncio di un secondo incontro tra i rappresentanti della Russia e degli Stati Uniti nelle prossime settimane, con l’obiettivo di rafforzare il dialogo tra le due potenze e preparare il terreno per una possibile conclusione del conflitto. Il vice-ministro degli Esteri russo Sergei Ryabkov ha confermato che l’incontro avverrà in un Paese terzo, ma non ha precisato il luogo né i partecipanti.

Gli Stati Uniti e la Russia sembrano essere sulla stessa lunghezza d’onda nel riconoscere la necessità di avviare negoziati per porre fine alla guerra, seppure con prospettive diverse su come raggiungere questo obiettivo. L’assenza di un coinvolgimento diretto dell’Europa, tuttavia, ha sollevato preoccupazioni, soprattutto in Italia e in Francia, dove i leader politici temono che una soluzione unilaterale possa ignorare le preoccupazioni e le aspirazioni degli alleati europei.

Le reazioni internazionali e l’esclusione dell’Europa dai negoziati

Le reazioni internazionali sono state diverse. Mentre Zelensky ha ribadito che non accetterà alcuna decisione sul futuro dell’Ucraina senza la sua partecipazione diretta, i leader europei, tra cui il presidente francese Emmanuel Macron e il premier britannico Keir Starmer, hanno espresso preoccupazione per l’esclusione dell’Europa dai colloqui. Macron ha anche convocato una riunione d’urgenza con i suoi alleati europei per coordinare una posizione comune sulla guerra e l’approccio agli Stati Uniti.

Trump, tuttavia, ha giustificato il suo approccio come una necessità per ripristinare l’ordine internazionale e per mettere un freno a un conflitto che, se non gestito rapidamente, rischia di estendersi oltre i confini dell’Ucraina, coinvolgendo direttamente l’Occidente in un conflitto su più fronti.

In definitiva, il ruolo degli Stati Uniti nelle trattative per la pace rimane centrale, ma anche la posizione dell’Europa non può essere ignorata. Il futuro della guerra in Ucraina dipenderà dalla capacità dei principali attori globali di bilanciare i propri interessi con quelli della nazione che, suo malgrado, si trova al centro di questa guerra devastante.

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