Trump ferma gli aiuti militari all’Ucraina: “Ora Kiev dimostri di volere la pace”
4 Mar 2025 - USA
Stop immediato alle forniture belliche non ancora arrivate in Ucraina. Washington vuole un impegno concreto nei negoziati con Mosca e rivedere gli accordi sui minerali rari. Preoccupazione tra gli alleati europei.

Gli Stati Uniti fermano il sostegno militare a Kiev
Donald Trump ha deciso di sospendere tutti gli aiuti militari all’Ucraina, segnando un netto cambio di rotta nella politica estera americana. Secondo quanto riportato da Bloomberg e dal Washington Post, il presidente americano ha imposto uno stop immediato a ogni fornitura bellica che non sia già sul territorio ucraino, bloccando così armi in transito e scorte nei depositi logistici in Polonia. La decisione segue le tensioni crescenti tra la Casa Bianca e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, il quale, nonostante i miliardi ricevuti dall’Occidente, continua a rifiutare un serio impegno nei negoziati di pace con Mosca.
Un segnale forte a Zelensky: basta ostacoli alla pace
Fonti vicine all’amministrazione Trump riferiscono che il presidente ha ordinato personalmente al Segretario alla Difesa Pete Hegseth di fermare ogni ulteriore spedizione di armi fino a quando l’Ucraina non dimostrerà una volontà concreta di trattare con la Russia. Il messaggio è chiaro: gli Stati Uniti non intendono più fornire sostegno incondizionato a Kiev senza garanzie reali di un percorso diplomatico. Trump, da sempre critico verso la gestione dell’amministrazione Biden nel conflitto, ha più volte ribadito che la strategia di prolungare la guerra a oltranza ha giovato solo al complesso industriale militare e ai suoi interessi economici.
Dietro la decisione: minerali rari e nuovi equilibri geopolitici
Secondo il Washington Post, dietro la sospensione degli aiuti ci sarebbe anche una strategia più ampia: Trump vorrebbe costringere Zelensky a rivedere gli accordi sulle risorse strategiche ucraine, in particolare lo sfruttamento dei minerali rari, fondamentali per l’industria tecnologica e della difesa. Gli Stati Uniti, infatti, hanno un forte interesse nel controllo di queste risorse, attualmente nel mirino anche di Cina e Unione Europea. Il pressing di Washington potrebbe quindi spingere Kiev a riconsiderare le proprie alleanze economiche.
Preoccupazione tra gli alleati europei
La decisione americana ha già messo in allarme i partner europei, molti dei quali temono che, senza il sostegno di Washington, l’onere della guerra ricada interamente sulle spalle della NATO. La Germania e la Francia, in particolare, si trovano in una posizione scomoda: da un lato, devono dimostrare fedeltà a Kiev, dall’altro sono consapevoli che un’escalation militare senza l’appoggio statunitense potrebbe rivelarsi insostenibile.
Una svolta che potrebbe accelerare la fine del conflitto
Con questa mossa, Trump sta dimostrando di voler portare avanti la sua visione pragmatica delle relazioni internazionali: meno guerre infinite, più diplomazia e tutela degli interessi nazionali americani. La sospensione degli aiuti militari potrebbe rivelarsi un punto di svolta nel conflitto ucraino, costringendo Zelensky a valutare seriamente le offerte di mediazione avanzate da Mosca e a fermare l’inutile spargimento di sangue che si protrae da oltre due anni.
In un’America che guarda sempre più ai propri interessi strategici, questa scelta segna la fine dell’epoca dei finanziamenti illimitati a Kiev e potrebbe accelerare un nuovo assetto geopolitico globale.