Trump ignora Zelensky: nessun invito per l’insediamento alla Casa Bianca
6 Gen 2025 - USA
Volodymyr Zelensky escluso dalla cerimonia di insediamento del 20 gennaio. La mancata convocazione segna un possibile cambio di rotta nelle relazioni USA-Ucraina sotto la presidenza Trump.
Trump non invita Zelensky alla cerimonia di insediamento
Donald Trump, presidente eletto degli Stati Uniti, ha deciso di non invitare Volodymyr Zelensky alla cerimonia di insediamento prevista per il 20 gennaio 2025. La rivelazione è giunta dallo stesso presidente ucraino durante un’intervista al podcaster Lex Fridman. Zelensky ha spiegato che, pur desiderando partecipare, non si presenterà senza un invito formale: “Ci sono leader che sono abituati a presentarsi anche senza essere stati invitati – basti vedere quello che ha fatto Putin con l’Ucraina – ma io non posso permettermelo, per via della guerra e delle misure di sicurezza che sarebbero necessarie”.
Diplomazia o gelo nei rapporti tra i due leader?
Alla domanda se gli piacerebbe essere presente, Zelensky ha risposto con diplomazia: “Se il presidente Trump mi invitasse personalmente, verrei”. Una dichiarazione che, se da un lato sembra voler mantenere un’apertura, dall’altro rivela il gelo nei rapporti tra i due leader.
Un segnale di svolta nella politica estera americana
Trump, dal canto suo, ha confermato di non aver esteso un invito formale, minimizzando la questione: “Se vuole venire, lo accoglierò con piacere”. Tuttavia, non si può ignorare che questa scelta invia un segnale chiaro: la nuova amministrazione potrebbe adottare un approccio più pragmatico nei confronti della crisi ucraina, mettendo fine alla retorica bellicista che ha caratterizzato la presidenza Biden.
Una relazione complessa destinata a cambiare?
La relazione tra Trump e Zelensky è stata da sempre complessa, segnata da accuse reciproche e da visioni divergenti sulla gestione del conflitto con la Russia. Il mancato invito potrebbe rappresentare l’inizio di una politica estera più focalizzata sugli interessi americani piuttosto che sull’appoggio incondizionato a Kiev.
Un messaggio chiaro agli alleati
Questa esclusione è stata accolta con interesse dagli osservatori internazionali, alcuni dei quali interpretano la mossa come un messaggio chiaro: con l’amministrazione Trump, le priorità degli Stati Uniti potrebbero cambiare, segnando un distacco rispetto al sostegno illimitato all’Ucraina che ha caratterizzato gli ultimi anni.