Trump incriminato per la quarta volta: accusato di cospirazione per ribaltare il voto in Georgia
16 Ago 2023 - USA
L’ex presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, è stato incriminato per la quarta volta in meno di un anno. La decisione è stata presa dal Grand Jury della contea di Fulton, in Georgia, nell’ambito dell’indagine sulle sue pressioni per ribaltare l’esito delle elezioni del 2020. Oltre a Trump sono stati incriminati altre 18 persone tra cui Rudy Giuliani, l’ex sindaco di New York che è stato anche l’avvocato di Trump dopo le elezioni, Mark Meadows, l’ex capo dello staff della Casa Bianca di Trump, e diversi consiglieri dell’ex presidente.
I capi d’accusa
Complessivamente all’ex presidente degli Usa sono contestati 13 capi di imputazione: dalla violazione della legge anti racket, all’aver sollecitato un pubblico ufficiale a violare il proprio giuramento, alla cospirazione per impersonare un pubblico ufficio e alla cospirazione per aver presentato documenti falsi.
La nuova incriminazione fa seguito a un’indagine durata due anni e mezzo da parte del procuratore distrettuale della contea di Fulton Fani T. Willis (democratica). L’indagine è stata avviata dopo che è trapelato l’audio di una telefonata del gennaio 2021 durante la quale Trump ha esortato il segretario di Stato della Georgia Brad Raffensperger (Repubblicano) a mettere in discussione la validità di migliaia di schede, in particolare nell’area fortemente democratica di Atlanta, e ha affermato di voler “trovare” i voti per evitare la sua sconfitta del 2020 nello Stato.
La reazione di Trump
Trump ha a lungo denunciato l’indagine sulla Georgia come una “caccia alle streghe politica”. L’ex presidente degli Usa, afferma l’accusa, “e gli altri imputati si sono rifiutati di accettare che Trump avesse perso, e si sono uniti consapevolmente e volontariamente in una cospirazione per cambiare illegalmente l’esito delle elezioni a favore di Trump”.
La quarta incriminazione “è in linea con la più grande e più lunga caccia alle streghe della storia americana”, ha detto Trump. “Questa accusa di ispirazione politica, che avrebbe potuto essere fatta quasi tre anni fa, è stata fatta su misura per essere collocata proprio nel bel mezzo della mia campagna politica, dove sono in vantaggio di molto su tutti i repubblicani e batto Joe Biden in quasi tutti i sondaggi”, ha sottolineato.
Trump ha aggiunto che il procuratore distrettuale della contea di Fulton Fani Willis “dovrebbe concentrarsi sulle persone che hanno truccato le elezioni presidenziali del 2020, non su coloro che chiedono una risposta su ciò che è accaduto”.
Cosa rischia Trump
Donald Trump è stato incriminato in Georgia anche per aver violato, con i suoi tentativi di sovvertire i risultati elettorali nello stato, la Racketeer Influenced and Corrupt Organizations Act, vale a dire la legge anti-racket e contro la corruzione del crimine organizzato. Si tratta della stessa legge usata in passato per perseguire i boss della mafia e i cartelli della droga. Se condannato, Trump rischia fino a 20 anni di carcere per ogni capo d’imputazione.
Questa è solo una delle cause legali che minacciano l’ex presidente. Trump infatti è stato incriminato a New York per aver pagato con fondi sottratti alla campagna elettorale il silenzio della pornostar Stormy Daniels con cui aveva avuto una relazione; a Miami per le carte classificate portate via dalla Casa Bianca e conservate in un gabinetto del suo resort a Mar-a-Lago; e a Washington per il ruolo attivo nel tentativo di sovvertire i risultati delle presidenziali 2020 che portarono all’assalto al Congresso del 6 gennaio.