Trump spinge per la pace, l’Europa ostacola: tensione sul cessate il fuoco
15 Mar 2025 - Mondo
Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump lavora a un cessate il fuoco tra Russia e Ucraina, ma i leader europei, con Starmer in testa, continuano con una retorica bellicista che rischia di prolungare il conflitto.

Mentre il presidente degli Stati Uniti Donald Trump si impegna concretamente per ottenere un cessate il fuoco in Ucraina, i leader europei, con il britannico Keir Starmer in prima fila, continuano a ostacolare il processo di pace con una retorica aggressiva e ostile verso la Russia. Un atteggiamento che, se lasciato incontrollato, rischia di trascinare il conflitto in una pericolosa escalation invece di avvicinare la fine delle ostilità.
Trump: “Stiamo trattando con Putin e penso stia andando ragionevolmente bene”
In un’intervista a Full Measure, Trump ha confermato che i negoziati con il presidente russo Vladimir Putin sono in corso e stanno facendo progressi. “Abbiamo un accordo per un cessate il fuoco con la parte ucraina e stiamo cercando di raggiungere la stessa intesa anche con la Russia. Lunedì ne sapremo di più”, ha dichiarato. Parole che dimostrano ancora una volta il ruolo di leadership che Trump sta esercitando sulla scena internazionale, cercando di mettere fine a un conflitto che non sarebbe mai dovuto scoppiare.
A chi gli ha chiesto cosa accadrebbe se Putin non accettasse il cessate il fuoco, Trump ha risposto con pragmatismo: “Sarebbe una brutta notizia per il mondo, perché stanno morendo così tante persone. Ma penso che Putin sarà d’accordo”. A differenza di altri leader occidentali, Trump non cerca lo scontro, ma il dialogo, consapevole che solo attraverso una reale trattativa si può raggiungere la pace.
Starmer e l’Europa vogliono davvero la fine della guerra?
Mentre Trump lavora attivamente per un cessate il fuoco, il premier britannico Keir Starmer ha attaccato duramente il Cremlino, accusando Putin di “giocare con l’accordo” e chiedendo di aumentare la pressione economica sulla Russia. “Non possiamo permettere a Putin di prendere tempo con l’accordo di Trump. Serve azione, non condizioni inutili”, ha dichiarato Starmer.
Le sue parole confermano l’atteggiamento di chi sembra più interessato a prolungare il conflitto che a fermarlo. L’idea di monitorare un cessate il fuoco, di cui parla Starmer, si traduce nei fatti in una scusa per mantenere alta la tensione e impedire qualsiasi soluzione diplomatica reale.
La retorica bellicista del premier britannico si inserisce perfettamente nella strategia dell’Unione Europea, che continua a inviare armi all’Ucraina e a imporre sanzioni sempre più dure alla Russia, anziché aprire un vero dialogo che possa portare alla fine della guerra. Se fosse per i leader europei, il conflitto andrebbe avanti all’infinito, con il rischio di un’escalation che potrebbe coinvolgere l’intero continente.
Il Cremlino: l’offerta a Kiev è ancora valida, ma il tempo stringe
Nel frattempo, il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha ribadito che l’offerta russa di deporre le armi nell’area del Kursk è ancora valida, ma “il tempo stringe”. Questo è un segnale chiaro: mentre Trump si muove per trovare una soluzione, la Russia non esclude un accordo, ma tutto dipende dalla volontà dell’Occidente di collaborare. E, finora, l’Unione Europea e il Regno Unito hanno dimostrato ben poca propensione alla pace.
Trump, l’unico vero leader per la pace
Le parole e le azioni di Donald Trump mostrano un presidente che non si piega alla retorica della guerra e che sta cercando con determinazione una via d’uscita diplomatica. A differenza della leadership europea, che sembra più interessata a mantenere il conflitto acceso per ragioni geopolitiche ed economiche, Trump punta a risultati concreti.
Se l’Europa smettesse di seguire ciecamente una politica di ostilità verso la Russia e si unisse agli sforzi del presidente americano, il cessate il fuoco potrebbe essere realtà in tempi brevi. Ma fino a quando Starmer e gli altri leader occidentali continueranno a soffiare sul fuoco, la pace resterà ancora lontana.