Un “Iron Dome” per l’Europa: La proposta di Grecia e Polonia per blindare i cieli europei
27 Mag 2024 - Europa
Kyriakos Mitsotakis e Donald Tusk propongono un sistema di difesa aerea europeo, simile all'Iron Dome israeliano, per proteggere il continente da minacce aeree, missili e droni. Il progetto, finanziato dall'UE, mira a rafforzare la sicurezza dell'Europa.
Europa senza scudo. “Missili a corto raggio e poche difese aeree. Le città? Vulnerabili”
Attualmente, l’Europa si trova in una situazione di vulnerabilità per quanto riguarda la difesa aerea. I sistemi di difesa attualmente in uso sono limitati e molti Paesi non dispongono di un sistema efficace per proteggere le loro città da attacchi aerei, missilistici o di droni. Questa situazione espone il continente a potenziali minacce e richiede un’azione coordinata per migliorare la sicurezza.
L’ipotesi di un Iron Dome europeo
Il cuore della proposta lanciata da Grecia e Polonia è contenuto in una lettera inviata da Kyriakos Mitsotakis e Donald Tusk a Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea. La proposta mira a creare un sistema di difesa aerea europeo simile all’Iron Dome israeliano. Questo sistema, noto come European Sky Shield Initiative (ESSI), sarebbe finanziato con fondi europei e proteggerebbe l’Europa da una vasta gamma di minacce aeree.
Una coalizione di Stati volenterosi
Attualmente, l’ESSI è sostenuta da una coalizione di 22 Stati, tra cui Regno Unito, Svizzera e Polonia. L’iniziativa è guidata dalla Germania e mira a acquistare congiuntamente vari sistemi di difesa aerea. Tuttavia, Italia e Francia finora non hanno partecipato formalmente all’ESSI, principalmente perché dispongono di propri sistemi di difesa come le batterie Samp-T, mentre la Germania utilizza i Patriot e acquista sistemi come l’Arrow 3 dagli Stati Uniti.
Come funzionerebbe lo scudo dell’Ue
Un Iron Dome europeo funzionerebbe in modo simile a quello israeliano. Questo sistema è progettato per neutralizzare le minacce a corto raggio mediante l’uso di radar per tracciare i razzi nemici e distinguere quelli che potrebbero colpire aree sensibili. I missili intercettori vengono lanciati contro i razzi che minacciano zone abitate, proteggendo così la popolazione e le infrastrutture.
Distribuzione dello scudo in Europa
In Israele, le batterie dell’Iron Dome sono dislocate in tutto il territorio, con ogni batteria costituita da tre o quattro lanciatori capaci di sparare una ventina di missili intercettori. Per l’Europa, la distribuzione delle batterie potrebbe concentrarsi nelle aree più vulnerabili, specialmente lungo il fianco orientale, dove la minaccia della Russia è più sentita.
Conclusioni
La proposta di un Iron Dome europeo rappresenta un passo significativo verso il rafforzamento della sicurezza aerea del continente. Tuttavia, per realizzare questo ambizioso progetto, sarà necessaria una collaborazione più ampia tra i Paesi membri dell’Ue e un impegno finanziario significativo da parte di Bruxelles. Se attuata, l’iniziativa potrebbe trasformare la difesa aerea europea, rendendo il continente più sicuro di fronte alle crescenti minacce globali.