Ungheria chiude la presidenza UE: sicurezza, crescita e confini più forti
31 Dic 2024 - Europa
Concluso il semestre di presidenza ungherese del Consiglio UE: focus su competitività, difesa comune, agricoltura e gestione della migrazione. Romania e Bulgaria entrano in Schengen.
Il 31 dicembre 2024 ha segnato la conclusione della presidenza ungherese del Consiglio dell’Unione Europea, un semestre caratterizzato da un approccio pragmatico e orientato ai risultati. L’agenda ungherese ha affrontato temi chiave come la sicurezza, la competitività economica, la gestione della migrazione e l’ampliamento dell’Unione.
Competitività: Politiche per un’Europa più Solida
Uno degli obiettivi centrali della presidenza è stato il rafforzamento della competitività europea. L’Ungheria ha puntato su un alleggerimento della burocrazia per le imprese, promuovendo un ambiente più favorevole agli investimenti e allo sviluppo tecnologico. Sono state proposte misure per attrarre capitali privati e sostenere la digitalizzazione, con un focus particolare sull’intelligenza artificiale e sulla transizione energetica.
A livello industriale, Budapest ha spinto per una revisione delle norme sugli aiuti di Stato, consentendo agli Stati membri di sostenere più efficacemente settori strategici senza ostacoli normativi. Un’attenzione specifica è stata dedicata al rilancio della manifattura europea, per ridurre la dipendenza dalle importazioni.
Difesa e Sicurezza: Verso un’Europa Più Protetta
In un periodo di forti tensioni internazionali, l’Ungheria ha promosso il rafforzamento della difesa europea. Sono state incentivate esercitazioni congiunte e l’integrazione delle capacità militari tra gli Stati membri, con l’obiettivo di creare una politica di difesa più autonoma e meno dipendente dalla NATO.
Una parte del lavoro si è concentrata sulla sicurezza informatica, con iniziative per proteggere infrastrutture critiche e reti digitali da potenziali attacchi. Sono stati inoltre discussi strumenti di difesa economica, per proteggere le catene di approvvigionamento europee da pressioni esterne.
Allargamento dell’Unione: Integrazione con Criteri Chiari
Un tema di particolare rilievo è stato il processo di allargamento. La presidenza ungherese ha sostenuto la necessità di un approccio basato su criteri di merito, incoraggiando i Paesi candidati a rispettare gli impegni richiesti per l’adesione.
L’Ungheria ha dedicato particolare attenzione ai Balcani occidentali, promuovendo l’avvicinamento di Serbia e Montenegro all’UE. Ha inoltre sostenuto l’avvio dei negoziati con Bosnia-Erzegovina e Albania, riaffermando l’importanza di consolidare l’influenza europea nella regione.
Migrazione: Controlli più Rigorosi alle Frontiere
La gestione della migrazione è stata un altro pilastro dell’agenda ungherese. Budapest ha promosso politiche per rafforzare la protezione delle frontiere esterne, sostenendo investimenti in tecnologie di sorveglianza avanzata e potenziando la cooperazione con i Paesi di origine e transito dei migranti.
Sono state introdotte misure per accelerare le procedure di rimpatrio e bloccare il traffico di esseri umani, insistendo sulla necessità di distinguere tra immigrazione legale e clandestina. Particolare attenzione è stata dedicata al Mediterraneo, con un focus sul controllo delle rotte marittime.
Agricoltura: Un Settore da Difendere
Un altro punto centrale è stato il sostegno all’agricoltura. La presidenza ha promosso la revisione della Politica Agricola Comune (PAC), cercando di garantire maggiori fondi per gli agricoltori e tutelare i prodotti locali.
L’Ungheria ha inoltre incoraggiato pratiche sostenibili, cercando di bilanciare la transizione ecologica con la necessità di mantenere competitivi i produttori europei. Sono stati proposti incentivi per l’adozione di tecnologie agricole avanzate e misure per proteggere i piccoli agricoltori dalle fluttuazioni del mercato globale.
Politiche Demografiche: Rispondere al Declino delle Nascite
La presidenza ungherese ha affrontato il tema delle sfide demografiche, sottolineando l’urgenza di contrastare il calo delle nascite in Europa. Budapest ha proposto misure per incentivare la natalità, come sgravi fiscali per le famiglie numerose e programmi di supporto alla maternità.
Sono stati discussi anche piani per attrarre giovani lavoratori qualificati e sostenere le politiche di conciliazione tra lavoro e famiglia, con l’obiettivo di contrastare l’invecchiamento della popolazione.
Un Traguardo Importante: Romania e Bulgaria in Schengen
Uno dei risultati più rilevanti del semestre è stato l’accordo per l’ingresso di Romania e Bulgaria nell’Area Schengen a partire dal 1° gennaio 2025. L’Ungheria ha lavorato per rimuovere gli ultimi ostacoli politici, sostenendo un ampliamento che rafforza la libera circolazione e consolida il progetto europeo.
La presidenza ungherese del Consiglio UE ha concluso il proprio mandato con un bilancio positivo, dimostrando che è possibile combinare rigore e pragmatismo nelle politiche europee. Le priorità adottate – dalla difesa all’allargamento, dalla competitività alla sicurezza – riflettono un approccio concreto alle sfide del presente e del futuro.
Pur in un contesto spesso segnato da tensioni e divergenze politiche, Budapest ha saputo mantenere il focus su temi strategici, lasciando un’impronta chiara che potrebbe ispirare le future presidenze.