328 Visualizzazioni

Vandalismo Antisemita al Memoriale della Shoah di Milano

26 Gen 2024 - Italia

Vandalismo Antisemita al Memoriale della Shoah di Milano

Un atto di vandalismo ha scosso la comunità ebraica di Milano, il murales “Binario 21, I Simpson ebrei deportati ad Auschwitz” situato presso il Memoriale della Shoah è stato deturpato con scritte offensive. A ridosso del Giorno della Memoria, sono apparse sul murales le scritte “W Hitler” e “Fuck Israele”, un gesto che ha suscitato indignazione e preoccupazione.

L’Opera di aleXsandro Palombo e la Sua Importanza

L’opera, realizzata dall’artista aleXsandro Palombo, ritrae la famosa famiglia dei Simpson come deportati nei campi di concentramento nazisti. L’intento dell’artista era quello di raccontare il prima e il dopo della deportazione e l’orrore dell’olocausto. Questo sfregio rappresenta la quarta volta che l’opera viene vandalizzata dall’anno della sua realizzazione.

La Reazione dell’Artista e la Lotta contro l’Antisemitismo

Di fronte a questi atti di odio, aleXsandro Palombo ha espresso una forte condanna, sottolineando che non reagire a tali azioni normalizza il pericolo dell’antisemitismo e potenzia l’indifferenza. L’artista ha dichiarato che gli ultimi sfregi antisemiti, così come quelli degli scorsi mesi, rimarranno come parte integrante dell’opera, trasformando questo mare d’odio in uno strumento di sensibilizzazione e consapevolezza contro l’indifferenza e l’antisemitismo.

Un Richiamo alla Responsabilità Collettiva

Questo episodio di vandalismo al Memoriale della Shoah di Milano serve come un doloroso promemoria della persistenza dell’odio e dell’antisemitismo nella società. È un richiamo alla responsabilità collettiva di opporsi a tali manifestazioni di intolleranza e di lavorare insieme per promuovere la memoria, la comprensione e il rispetto.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Tag: , , ,

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Per rimanere aggiornato/a iscriviti al nostro canale whatsapp, clicca qui: