Vertice UE a Bruxelles: Tra Sfide e Compromessi per l’Allargamento e il Bilancio
14 Dic 2023 - Europa
Il vertice dell’Unione Europea che si tiene oggi e domani a Bruxelles si preannuncia come un incontro particolarmente difficile e lungo. Questa percezione è condivisa da molti e è stata espressa chiaramente dal presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, in occasione del summit UE-Balcani Occidentali. Michel ha sottolineato la complessità delle discussioni imminenti, in particolare riguardo all’avvio dei negoziati di adesione dell’Ucraina all’UE e alla revisione del bilancio pluriennale dell’Unione, che prevede un sostegno significativo all’Ucraina.
La revisione del quadro finanziario pluriennale è al centro delle discussioni, con Michel che ha evidenziato un’intensa attività per conciliare le diverse posizioni. La sua proposta mira a trovare un equilibrio tra le varie esigenze, richiedendo un compromesso per il bene dell’unità europea. Tuttavia, il consenso richiederà uno sforzo congiunto e un forte impegno politico da parte di tutti i leader.
Il primo ministro ungherese, Viktor Orban, emerge come una figura centrale nel dibattito, esprimendo la sua contrarietà sia all’avvio dei negoziati con l’Ucraina sia allo stanziamento di nuovi fondi. Questa posizione ha suscitato reazioni forti, come quella del premier belga Alexander De Croo, che ha sottolineato la necessità di dimostrare un sostegno unitario all’Ucraina.
Nel frattempo, la Commissione europea ha sbloccato una parte dei fondi europei precedentemente congelati all’Ungheria, una mossa che ha generato malumori tra i sostenitori del rigoroso rispetto dello stato di diritto. La discussione non si limita a Orban, con altri paesi come l’Austria che chiedono un’accelerazione dei negoziati anche per la Bosnia-Erzegovina.
Alcuni stati membri sostengono che la priorità degli stanziamenti non dovrebbe essere dedicata esclusivamente all’Ucraina, per evitare di trasmettere un messaggio sbagliato all’opinione pubblica europea. Emergono richieste di fondi per lo sviluppo tecnologico e la gestione delle migrazioni, temi che erano stati tagliati nella proposta iniziale della Commissione.
L’Italia, sostenendo l’avvio dei negoziati con l’Ucraina, chiede anche un trattamento favorevole per la Bosnia-Erzegovina. Per quanto riguarda il bilancio, l’Italia sostiene l’assistenza all’Ucraina, ma enfatizza anche la necessità di non trascurare le esigenze interne dell’Europa. La Commissione europea aveva proposto una modifica al bilancio per 99 miliardi di euro, con una parte significativa destinata all’Ucraina. Tuttavia, questa proposta ha incontrato resistenze, sia da parte dei paesi “frugali” sia da chi sperava in un intervento più ampio per rilanciare l’economia europea.