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Vittorio Sgarbi sotto accusa: nuove polemiche per presunte irregolarità finanziarie

25 Ott 2023 - Italia

Vittorio Sgarbi sotto accusa: nuove polemiche per presunte irregolarità finanziarie

Una nuova “bufera” si abbatte sul controverso sottosegretario alla Cultura, Vittorio Sgarbi, a pochi mesi dalle polemiche legate a sue dichiarazioni ritenute sessiste. Questa volta, la contesa riguarda denari percepiti dallo stesso Sgarbi in modo presuntamente irregolare, data la sua posizione di membro del governo.

Il Fatto Quotidiano ha sollevato dubbi sulla percezione di 300.000 euro da parte di Sgarbi, tra consulenze, presentazioni e mostre. Questi fondi sarebbero stati riscossi direttamente o attraverso società legate a stretti collaboratori o persino alla sua fidanzata.

Le indagini giornalistiche mettono in luce potenziali incompatibilità tra questi compensi e la sua posizione di sottosegretario, sottolineando l’articolo 2 della legge 215/2004, che pone chiare limitazioni alle attività retribuite dei titolari di cariche governative, in particolare quando sono correlate ai loro ruoli.

In risposta alle accuse, Sgarbi ha dichiarato candidamente ai giornali: “Se ho guadagnato 300.000 euro in 9 mesi? Non lo so, potrebbe persino essere una cifra bassa”. Ha difeso con vigore le sue azioni sostenendo di avere l’approvazione dell’ANAC per le sue “attività divulgative”, paragonando la sua situazione a quella di un ministro che scrive libri.

Il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, si è prontamente dissociato dal suo sottosegretario, dichiarando di non essere stato informato delle consulenze e che non aveva scelto personalmente Sgarbi per quel ruolo.

Le tensioni aumentano con l’opposizione che interviene sulla questione. Irene Manzi, capogruppo Pd in commissione Cultura, ha commentato la sorpresa per le dichiarazioni di Sangiuliano e sottolineato l’inappropriato comportamento di Sgarbi come rappresentante delle istituzioni.

Per ora, non vi è alcuna indagine ufficiale in corso da parte della procura di Roma riguardante le consulenze di Sgarbi. Tuttavia, un’altra inchiesta relativa alla sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte legate all’acquisto di un’opera d’arte nel 2020 è ancora in sospeso. L’accusa sostiene che Sgarbi abbia evitato di pagare circa 715.000 euro all’Agenzia delle Entrate.

Nel frattempo, la tensione continua a crescere attorno a Sgarbi, figura già fortemente divisiva nella politica italiana, mentre l’opinione pubblica attende con ansia ulteriori sviluppi.

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