Vucic denuncia la politica ostile e discriminatoria del Kosovo
6 Lug 2023 - Europa
Il presidente serbo Aleksandar Vucic ha espresso profonda preoccupazione per la situazione nel Kosovo, dichiarando che la Serbia si trova attualmente nella situazione più difficile degli ultimi tempi. In una conferenza stampa, Vucic ha criticato la politica ostile e discriminatoria della dirigenza di Pristina nei confronti dei serbi locali, definendoli erroneamente criminali e sostenitori di formazioni terroristiche. Ha anche sottolineato che una politica di pulizia etnica silenziosa sta prendendo piede con il tacito consenso di parte della comunità internazionale.
Per affrontare questa grave situazione, Vucic ha annunciato la sua intenzione di richiedere un incontro urgente con il segretario generale della NATO, Jens Stoltenberg. Ha espresso la volontà di incontrarlo in qualsiasi luogo, incluso Belgrado, al fine di illustrare la situazione reale e discutere delle possibili azioni da intraprendere. Vucic ha evidenziato l’importanza di far comprendere la gravità della situazione in Kosovo e le limitazioni della Serbia nel gestire l’attuale crisi.
Successivamente all’incontro con Stoltenberg, il presidente serbo ha dichiarato che la Serbia chiederà per la prima volta una riunione urgente del Consiglio di sicurezza dell’ONU. Tale richiesta sarà basata sul fatto che le vite dei serbi e la loro sicurezza sono ora a rischio. Durante la seduta del Consiglio di sicurezza, Belgrado chiederà l’adozione di misure immediate, in conformità con la risoluzione 1244 del 1999. In particolare, la Serbia chiederà il coinvolgimento della KFOR per bloccare l’attività delle istituzioni kosovare e richiederà la smilitarizzazione di tutte le formazioni armate presenti nel Kosovo.
La richiesta del presidente Vucic riflette l’urgenza di agire di fronte alla crescente instabilità e alla minaccia alla sicurezza dei serbi nel Kosovo. La sua intenzione di coinvolgere la NATO e l’ONU mostra la determinazione della Serbia nel cercare soluzioni diplomatiche e internazionali per risolvere la crisi. Tuttavia, è evidente che il presidente Vucic considera la situazione attuale come un momento critico, in cui il popolo serbo è stato messo con le spalle al muro e gli eventi rischiano di sfuggire al controllo.
La comunità internazionale dovrà prendere sul serio le preoccupazioni sollevate dal presidente Vucic e lavorare per promuovere una soluzione pacifica e stabile nella regione del Kosovo. La situazione richiede una diplomazia efficace e un dialogo costruttivo tra le parti coinvolte al fine di evitare l’escalation delle tensioni e proteggere la sicurezza di tutte le comunità presenti nel Kosovo.