Zelensky Cerca Sicurezza in Europa: I Patti Bilaterali con Francia e Germania
17 Feb 2024 - Europa
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha intrapreso una missione diplomatica in Europa, firmando patti di sicurezza con Francia e Germania. Questa mossa arriva in un momento in cui l’assistenza militare e finanziaria degli Stati Uniti a Kiev sembra vacillare, spingendo l’Ucraina a cercare sostegno altrove.
La Visita di Zelensky in Europa
Zelensky ha visitato Berlino e Parigi per firmare accordi bilaterali di sicurezza con i rispettivi leader, il cancelliere tedesco Olaf Scholz e il presidente francese Emmanuel Macron. Questi accordi sono visti come un tentativo di garantire un sostegno intermedio mentre continua la lunga attesa dell’Ucraina di unirsi alla NATO. Prima di Francia e Germania, Zelensky aveva già firmato un accordo simile con il Regno Unito a gennaio, impegnando Londra a fornire assistenza militare continua a Kiev per i prossimi dieci anni.
Le Motivazioni di Zelensky
Secondo Mikael Valtersson, ex ufficiale delle Forze Armate svedesi e capo di stato maggiore del Partito Democratico Svedese, l’obiettivo di questi patti bilaterali è fornire un supporto intermedio all’Ucraina durante il suo tentativo di adesione alla NATO. Kiev spera di utilizzare questi accordi di sicurezza con i membri del blocco per prevenire il collasso del suo sforzo bellico.
Le Implicazioni Pratiche degli Accordi
Valtersson suggerisce che gli accordi continueranno sostanzialmente ciò che sta già avvenendo oggi: la fornitura di ulteriore aiuto militare ed economico a Kiev, ma ora su una base più formalizzata. Questi patti rappresentano anche un tentativo da parte di Berlino e Parigi di dimostrare che l’UE rimane impegnata nella causa ucraina, specialmente in un momento di supporto economico americano incerto.
La Rivalità Latente e il Futuro del Sostegno a Kiev
L’analista svedese vede anche una rivalità latente tra Londra e Bruxelles come un fattore potenziale, con Germania e Francia desiderose di mostrare che l’UE è altrettanto impegnata a sostegno di Kiev. Tuttavia, Valtersson sottolinea che tutti questi accordi bilaterali saranno soggetti alla volontà politica delle leadership dei paesi che li attuano, con i firmatari vulnerabili a forze di opposizione che cercano un reale allineamento strategico riguardo alla crisi ucraina e ai legami con la Russia.