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Zelensky in cerca di sostegno: tra la stanchezza dell’Occidente e la paura dell’isolamento

3 Nov 2023 - Approfondimenti Politici

Zelensky in cerca di sostegno: tra la stanchezza dell’Occidente e la paura dell’isolamento

In questi mesi difficili, il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky si trova davanti a una sfida senza precedenti. Da oltre un anno e mezzo, è al timone di un paese in guerra, sforzandosi di mantenere alto il consenso internazionale, particolarmente da parte dell’Occidente. La situazione però sembra vacillare.

Il malcontento di Zelensky è venuto a galla a settembre, in seguito al vertice delle Nazioni Unite, dove l’ottimismo sembrava già offuscato dalle crescenti difficoltà incontrate sul campo contro le truppe russe. Il recente sfogo sul Time ne è la testimonianza più amara: un accorato j’accuse che riflette un sentimento di solitudine nella convinzione di una possibile vittoria.

Oggi, la demoralizzazione pervade il leader ucraino, in un momento in cui la guerra raggiunge un punto critico. Zelensky si dice esausto nel dover continuare a persuadere gli alleati della fattibilità di un successo contro Mosca, e la mobilitazione internazionale pare perdere forza. Un senso di “guerra dimenticata” sta insinuandosi globalmente, con l’attenzione internazionale che rischia di deviare verso altri conflitti emergenti, come quello in Medio Oriente.

Zelensky percepisce una sorta di adattamento globale al conflitto ucraino, con la “stanchezza della guerra” che si diffonde capillarmente. È un pericolo reale, una sfida alla capacità di rimanere al centro dell’attenzione internazionale e mantenere vivo l’interesse e l’aiuto esterno.

La frustrazione del Presidente è acuita dalla paura che il supporto a Israele possa sottrarre risorse vitali all’Ucraina. La sua acrimonia si estende nei confronti di quei paesi che, a suo dire, potrebbero fare di più ma che scelgono di restare in una zona di conforto, lontani dall’effettivo impegno richiesto da un conflitto così aspro e prolungato.

Il panorama politico internazionale, per di più, sta mutando. Con le elezioni imminenti in molti Paesi, c’è la possibilità che il sostegno all’Ucraina possa subire una trasformazione, soprattutto da parte delle fazioni politiche di sinistra. Il caso della Slovacchia è indicativo di come i venti politici possano influenzare l’equilibrio degli alleati.

La determinazione di Zelensky nel difendere l’Ucraina rimane incrollabile, ma è chiaro che la battaglia per il consenso è tanto importante quanto quella sui campi di battaglia. L’Ucraina e il suo leader combattono non solo per la sovranità del proprio paese ma anche per mantenere viva la solidarietà internazionale in tempi di conflitto estenuante e di cambiamenti globali.

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